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Quando si decide di inviare un curriculum in Spagna, ci vorrà certamente un Curriculum vitae in spagnolo, scritto nel modo più corretto possibile. All'interno del modello di Curriculum vitae in spagnolo, come per tutti i tipi di curriculum d'altronde, bisognerà soffermarsi maggiormente sul tipo di lavoro che si intende intraprendere, accentuando le proprie doti in tal senso. Naturalmente, è sempre opportuno, prima di inviare il Curriculum vitae in spagnolo all’azienda o alla realtà presso cui si fa richiesta di impiego, leggere attentamente l’annuncio o il tipo di attività specifica per cui ci si vuole candidare.

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In questo modo, nella mail in cui si invia il Curriculum vitae in spagnolo si potranno aggiungere alcune righe di presentazione e soprattutto indicare al meglio la posizione che si vuole occupare, e soffermarsi sulle caratteristiche di cui si è in possesso, in modo da convincere fin dall’inizio e dal primo impatto il futuro datore di lavoro.

Consigli per chi vuole lavorare nella penisola iberica

Lo Spagnolo è una lingua molto simile all'Italiano e in Spagna le tradizioni e la cultura si avvicinano tanto a quelle dell'Italia: per questo motivo, molti ragazzi che sono stati affascinati durante una vacanza o un periodo di studio in questo paese, hanno preferito tentare di investire sul loro futuro cambiando definitivamente il loro stile ed i loro progetti sul futuro. Inoltre, durante gli anni 2000 la nazione ha migliorato le condizioni di vita e la possibilità di accedere a determinati servizi. Andiamo ora ad analizzare cosa significa e come bisogna stilare un ottimo Curriculum vitae in spagnolo.

Nel caso in cui tu stia ponderando di lavorare all'estero, ti consigliamo di consultare il nostro articolo su come trovare lavoro all'estero.

I contenuti del Curriculum vitae in spagnolo

immagine per Curriculum vitae in spagnolo

Il contenuto del modello del Curriculum vitae in spagnolo comprende le stesse diciture di una qualunque CV: carriera lavorativa, carriera accademica, nome, cognome, contatti telefonici,email, eventuali interessi personali, culturali e sportivi, il tutto accompagnato da una scheda anagrafica professionale.

Il modello di curriculum vitae in spagnolo segue una struttura chiara e lineare, molto simile a quella utilizzata in altri Paesi europei, tra cui l’Italia. Anche in Spagna, il CV va presentato su carta bianca, rispettando un layout professionale che trasmetta ordine e sobrietà. La scelta di un carattere di facile lettura, con una grandezza consigliata di 12 punti, contribuisce a rendere il documento leggibile e gradevole alla vista, mantenendo un aspetto formale e curato, che si adatta bene agli standard internazionali.

La prima sezione del curriculum si concentra sui dati anagrafici e personali, come nome, cognome, data di nascita, nazionalità, indirizzo e dati di contatto, preferibilmente comprensivi di un recapito telefonico e un’email. È importante verificare che queste informazioni siano aggiornate, poiché rappresentano il primo canale attraverso il quale il potenziale datore di lavoro potrà contattare il candidato.

Successivamente, il CV spagnolo prevede una sezione dedicata al percorso formativo, con un ordine cronologico che solitamente inizia dagli studi più recenti, per dare risalto alle competenze e conoscenze più fresche e rilevanti. È consigliabile includere non solo i titoli accademici conseguiti ma anche i voti ottenuti per le materie più significative rispetto alla posizione per la quale si fa domanda. Ad esempio, se si sta cercando una posizione nel settore finanziario, potrebbe essere rilevante segnalare il voto raggiunto in esami come economia o contabilità. In questo modo, si fornisce al selezionatore un’indicazione chiara della propria preparazione specifica e del proprio livello di competenza in aree chiave per il ruolo.

Per quanto riguarda l’esperienza lavorativa, anche questa parte del curriculum segue una struttura cronologica inversa, dando priorità agli incarichi più recenti. È fondamentale descrivere in modo dettagliato le mansioni svolte in ciascun ruolo, specificando il nome dell’azienda, il periodo di impiego, il titolo occupato e le responsabilità assunte. Se possibile, è utile evidenziare le competenze sviluppate nel corso dell’impiego, includendo sia le abilità con cui si è iniziato il percorso lavorativo sia quelle acquisite nel tempo. Questo approccio permette di mostrare non solo le competenze tecniche, ma anche l’adattabilità e la capacità di apprendere in ambienti professionali diversi.

Per arricchire ulteriormente il profilo professionale, nel CV spagnolo è spesso consigliato includere una sezione dedicata alle competenze specifiche e alle certificazioni ottenute, come la conoscenza delle lingue straniere, certificazioni tecniche, oppure corsi di formazione specialistica. Per esempio, il possesso di una certificazione linguistica come il DELE (Diploma de Español como Lengua Extranjera) può essere particolarmente apprezzato se si aspira a lavorare in ambiti internazionali o in contesti aziendali che richiedono interazioni frequenti con clienti o partner di lingua spagnola.

Un aspetto cruciale del curriculum in Spagna, come nel resto d’Europa, è la chiarezza e l’organizzazione delle informazioni. Ogni sezione dovrebbe essere ben identificabile, con titoli chiari e un layout ordinato che guidi il lettore in una consultazione rapida e immediata.

Altri consigli per compilare il Curriculum vitae in spagnolo

Un consiglio fondamentale per chi desidera presentare un curriculum vitae in un Paese di lingua spagnola è farlo revisionare da un madrelingua. La conoscenza fluente della lingua scritta, infatti, non sempre garantisce la padronanza delle espressioni più naturali o delle sfumature linguistiche adatte a un contesto professionale. Spesso, infatti, termini appresi in un contesto scolastico possono risultare troppo formali o fuori contesto, e un madrelingua può suggerire espressioni più colloquiali o consuete che contribuiscono a rendere il CV più fluido, appropriato e autentico agli occhi di chi lo leggerà. Anche piccole correzioni e aggiustamenti, che possono sembrare dettagli insignificanti, sono invece essenziali per trasmettere un’immagine accurata e professionale, evitando quelle costruzioni che risulterebbero "artificiali" o eccessivamente "manualistiche" per i selezionatori del luogo.

Un’altra raccomandazione importante riguarda la lunghezza del documento. La concisione è, infatti, un requisito altamente apprezzato nei Paesi di lingua spagnola, dove il CV ideale non dovrebbe superare le due pagine. Documenti più lunghi, al di là delle esperienze che possono contenere, rischiano di non essere letti interamente e di perdere l’attenzione del selezionatore. È meglio focalizzarsi su un’esposizione breve ma incisiva, che metta in luce le esperienze e competenze più rilevanti rispetto alla posizione per cui ci si candida. Essere sintetici non significa necessariamente sacrificare le proprie capacità o esperienze, ma piuttosto organizzare il contenuto in modo che ogni elemento abbia un valore ben preciso e risulti funzionale allo scopo del CV.

Presentare le proprie qualifiche e abilità in maniera concisa dimostra anche una capacità di sintesi e una consapevolezza di sé che risultano molto apprezzate nei contesti professionali: infatti, chi sa essere sintetico sa anche riconoscere e selezionare gli elementi chiave della propria carriera, quelli che possono fare la differenza nella valutazione di un selezionatore. Oltre a sottolineare i punti forti del proprio percorso, dunque, è consigliabile eliminare tutte quelle informazioni superflue, come esperienze lavorative poco rilevanti per il ruolo in questione o competenze che non siano in linea con i requisiti richiesti.

Questo approccio, oltre a garantire maggiore leggibilità al CV, permette di mantenere una coerenza che rafforza l’efficacia del messaggio, aiutando il selezionatore a cogliere con immediatezza le caratteristiche e i punti di forza del candidato.

CV professionale: 5 consigli per scriverlo al meglio 

C’è chi cerca lavoro perché disoccupato e chi per trovare una posizione migliore e che possa dare più soddisfazioni in termini economici. Nell’uno e nell’altro caso è indispensabile avere un CV professionale, completo in ogni sua parte, essenziale ma informativo.

Quante volte ti sei chiesto come scrivere un CV professionale che funzioni e non sei riuscito a trovare la risposta che cercavi? Ci pensiamo noi a darti i consigli per scrivere il miglior curriculum vitae possibile. Poche e semplici indicazioni, che spesso si tendono a sottovalutare, ma che il più delle volte fanno la differenza. Se invece ti trovi nella spiacevole situazione di non aver tempo da perdere e vuoi avere il tuo curriculum bello e pronto, abbiamo la soluzione che fa per te: cvmaker.it.

Il curriculum vitae è il tuo biglietto da visita, attraverso uno o due fogli in cui riepiloghi le tue esperienze lavorative e formazione darai la prima impressione al tuo - chissà - prossimo datore di lavoro. Ecco quindi alcuni consigli per realizzare il tuo CV professionale.

Fai attenzione alla foto

Potrebbe sembrare un dettaglio di poco conto, ma la scelta della foto da inserire nel curriculum vitae è di fondamentale importanza. Evitare di utilizzare una foto casuale o scattata in un contesto poco professionale può fare la differenza, contribuendo a trasmettere immediatamente un’immagine positiva e curata di sé stessi. La foto, infatti, rappresenta spesso il primo impatto visivo che un selezionatore ha con il candidato; per questo motivo, è essenziale che sia di buona qualità, nitida e in grado di valorizzare il viso in modo naturale e professionale.

Una foto adeguata non deve essere sgranata o scura: l’illuminazione gioca un ruolo cruciale, poiché permette di vedere chiaramente i tratti del volto e dà un'impressione di freschezza e positività. Anche l’espressione facciale è un elemento da non trascurare. Mostrarsi troppo seri o impostati può talvolta sembrare eccessivamente formale o distante; al contrario, un leggero sorriso aiuta a trasmettere apertura e cordialità, due qualità che favoriscono una buona impressione.

L’ideale, dunque, è rivolgersi a un fotografo professionista, che saprà consigliare l’inquadratura e l’illuminazione più adatte, permettendo di ottenere un’immagine curata e conforme agli standard dei CV professionali. Un fotografo sa come ottenere una foto con il giusto equilibrio tra formalità e naturalezza, rispettando le esigenze del contesto lavorativo ma facendo emergere la personalità del candidato. Questo investimento, spesso trascurato, può rivelarsi estremamente utile per dare al curriculum quel tocco in più di professionalità e cura, elementi che non sfuggiranno a chi si occupa della selezione e che potrebbero fare una buona differenza in fase di valutazione.

Occhio ai dati personali

Nome, cognome, data di nascita, residenza. Controlla dieci volte il tuo curriculum prima di mandarlo in stampa: i dati anagrafici inseriti devono essere corretti, non puoi permetterti di sbagliare. Ti sorprenderà sapere quante persone inseriscono puntualmente un numero di telefono sbagliato o una mail con un carattere in più o in meno. Il risultato è evidente: se il tuo profilo viene reputato interessante, non ci sarà modo di contattarti e assegnarti il posto di lavoro. Sei disposto ad arrivare a questo punto?

Frase chiave

È una strategia moderna che rende un CV professionale, oltre che efficace e performante. Inserisci il tuo nome e cognome in grande, e subito sotto aggiungi un sottotitolo che ti descriva al meglio. Una frase molto breve, che riesca a raccogliere la tua essenza di professionista. Se sei un giornalista, potresti scrivere qualcosa come “Scrivo per lavoro e lavoro per scrivere. Giornalista sempre sul pezzo”.

Le giuste esperienze di lavoro

All’interno di un CV professionale sono essenziali le informazioni riguardanti le tue esperienze lavorative passate. Un consiglio essenziale è quello di mettere in risalto in grassetto solo le esperienze più importanti, quelle che ti hanno formato e dato maggior prestigio. Se cerchi una nuova occupazione nel tuo stesso settore di competenza, non inserire i passaggi della tua carriera in ordine cronologico, ma dai la precedenza a quelle  esperienze che potrebbero avere maggior rilevanza in fase di colloquio.

Formazione

La sezione "Formazione" di un curriculum vitae è uno degli elementi chiave per presentare in modo efficace le proprie competenze accademiche e qualifiche professionali. Questa parte del CV deve essere organizzata in modo strategico, per evidenziare i titoli di studio e le competenze acquisite che risultano più pertinenti rispetto alla posizione desiderata. In linea generale, è utile adottare un ordine cronologico inverso, partendo quindi dagli studi più recenti e procedendo a ritroso, fino al diploma o ad eventuali percorsi formativi extra-scolastici che si ritengono rilevanti.

Una laurea con votazione alta, come un 110 e lode, è certamente un risultato accademico prestigioso, che testimonia l’impegno e la determinazione di chi lo ha conseguito. Tuttavia, in molti contesti lavorativi, può essere altrettanto significativo — se non più rilevante — poter dimostrare competenze linguistiche, soprattutto quando il lavoro richiede interazioni internazionali o contatti frequenti con clienti di lingua straniera. Per questo motivo, la sezione "Formazione" deve sempre adattarsi al ruolo specifico per il quale ci si candida, mettendo in risalto le qualifiche più utili rispetto ai requisiti richiesti.

Se il ruolo prevede, ad esempio, frequenti collaborazioni con colleghi di diversi Paesi, dare ampio spazio alle certificazioni linguistiche e ai corsi di formazione in lingue straniere può essere un vantaggio competitivo. Le certificazioni linguistiche come il TOEFL, il DELE o altri attestati ufficiali possono dimostrare in modo oggettivo il proprio livello di competenza e trasmettere immediatamente al selezionatore la capacità di gestire una comunicazione fluida in più lingue. È buona prassi riportare il livello effettivo per ogni lingua, specificando se si è in possesso di certificazioni riconosciute a livello internazionale e indicando, per ciascuna, il grado di padronanza (ad esempio, B2, C1, o C2 secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue).

Un ulteriore consiglio è quello di modulare il contenuto di questa sezione a seconda della posizione a cui ci si candida. In ambiti altamente tecnici o scientifici, le competenze specifiche apprese durante la formazione accademica possono rappresentare un elemento cruciale; in questo caso, è utile sottolineare gli esami o i progetti più rilevanti. Allo stesso modo, se si possiedono qualifiche professionali specifiche, come corsi di formazione specialistici o certificazioni tecniche, queste andranno incluse, poiché testimoniano la propria volontà di crescita continua e di aggiornamento.

Infine, non bisogna dimenticare di essere sintetici e chiari. La sezione "Formazione" deve essere completa, ma non sovraccaricata di dettagli superflui: lo scopo è facilitare la lettura e offrire una panoramica efficace delle proprie competenze, mostrando come queste possano contribuire al successo dell’azienda o del datore di lavoro che leggerà il CV.

Inviare il CV professionale per e-mail: ecco cosa scrivere

Un errore purtroppo comune che viene spesso compiuto è quello di inviare il proprio curriculum tramite e-mail senza però inserire nulla se non il semplice documento in allegato.
Se quindi fino a qui vi abbiamo dato alcuni consigli su come scrivere un CV professionale, adesso è il momento di darvene alcuni su come fare a conquistare l’interesse dell’interlocutore che vi entrerà in contatto.

Non fate infatti mai l’errore di sottovalutare il messaggio che accompagna il curriculum pensando che nessuno lo legga perché, in realtà, non scrivere nulla pensando che debba essere il cv a parlare per voi potrebbe invece essere la ragione per cui il vostro documento non venga neanche tenuto in considerazione. Ecco che il nostro consiglio è dunque quello di scrivere qualche riga di presentazione che evidenzi, prima di tutto, le ragioni per le quali ci si sta candidando, le proprie potenzialità e quale valore aggiunto si intende offrire all’azienda cui si sta facendo richiesta.

L’e-mail di accompagnamento, infatti, serve per mettere sotto una buona luce se stessi e soprattutto la propria voglia di fare ed ecco qualche consiglio per farlo nel migliore dei modi. Il primo errore da non fare è quello di non inserire l’oggetto dell’e-mail che, anche se non sembra, è una delle parti più importanti quando si invia una richiesta di lavoro, soprattutto perché in sua assenza il messaggio potrebbe non essere neanche aperto.

Nell’oggetto preoccupatevi di inserire anche la posizione per cui vi state candidando e il vostro nome e, qualora venga richiesto, anche un’informazione aggiuntiva quale un numero identificativo dell’oggetto. Successivamente, prima di farvi prendere dal panico perché non sapete cosa scrivere sulla vostra e-mail, leggete con attenzione le informazioni dell’annuncio perché spesso ci viene in realtà richiesto lì anche se non ce ne rendiamo conto immediatamente. Se nell’annuncio sono richieste informazioni particolari è essenziale seguirle alla lettera in modo tale da poter avere una chance di essere presi in considerazione.

Inoltre, assicuratevi di allegare tutti i documenti richiesti, in formato PDF e soprattutto ricordati di rinominare con il tuo nome il file del CV professionale in modo che chi lo scarichi sa già a chi questo appartiene. Nel caso in cui inviaste anche una lettera di accompagnamento al curriculum, siate brevi nel corpo dell’e-mail, altrimenti inserite il vostro nome, la vostra professionalità, il motivo della scelta dell’azienda e, soprattutto tutto quello che potresti offrirle e, naturalmente, non ti dimenticare la firma e l’eventuale profilo di LinkedIn. Se è tutto chiaro, non resta che mettersi all'opera per redigere un CV ad hoc e provare a inviarlo, magari per trovare lavoro a Bolzano o Milano, Roma o nella tua provincia di residenza!

Se sei sulla soglia del mondo del lavoro e desideri valutare se seguire la strada del libero professionista o cercare un impiego aziendale, ti suggeriamo di leggere attentamente questi articoli che possono fornirti spunti utili per prendere una decisione informata:

 

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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