Dopo avervi parlato di licenziamento collettivo e di come funziona la pensione per i superstiti, oggi cambiamo decisamente argomento. Riguardo ai rapporti di lavoro avere un contratto collettivo nazionale del lavoro per studi professionali è importante perché aiuta a definire le modalità lavorative e i diritti e doveri del datore di lavoro e del lavoratore.
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- Le caratteristiche del Contratto per gli studi professionali
- Novità del Contratto per gli studi professionali: orario di lavoro, periodo di ferie, lavoro straordinario, congedo
- Ordine: sai a cosa si fa riferimento?
- FAQ: Contratto per gli Studi Professionali
I CCNL esistono per ogni categoria lavorativa e sono suddivisi in vari livelli per meglio definire la dinamica interna relativa al singolo settore. Anche i dipendenti degli studi professionali hanno il loro specifico contratto collettivo nazionale del lavoro.
Espandi la tua conoscenza sui livelli contrattuali dei metalmeccanici leggendo questo approfondimento informativo.
Le caratteristiche del Contratto per gli studi professionali
Il rinnovo del CCNL studi professionali è stato stipulato tra Confprofessioni, Filcams Cgil, Cisl e Uiltucs Uil. Le principali novità riguardano gli studi associati che vertono in primis sull'ammontare della retribuzione con un aumento mensile previsto di 87.50 euro.
Altre novità riguardano: gli enti bilaterali di settore; l'ampliamento della sfera contrattuale; i contratti di lavoro con annesse tipologie contrattuale e forme di lavoro anche alternative come il telelavoro, part-time o a chiamata; l'apprendistato; la classificazione del personale.
Se ti senti attratto dalla tematica dei contratti lavorativi, potresti voler esplorare ulteriormente il contratto per le cooperative.
Novità del Contratto per gli studi professionali: orario di lavoro, periodo di ferie, lavoro straordinario, congedo
Per il nuovo anno, il contratto tra conf professioni e le varie sigle sindacali dei lavoratori degli studi professionali, risentirà della nuova sottoscrizione firmata il 29 novembre del 2013, con valore triennale. Diamo dunque una scorsa a quelle che sono tutte le modifiche rilevanti, a partire dal contenimento degli aumenti dello stipendio, che rispetto a quanto indicato dall'Istat, verranno incrementati ma meno di quanto previsto.
Il testo completo del nuovo CCNL è composto da 94 pagine, suddiviso nelle varie parti in modo da rispondere alle varie necessità dello stesso settore, ovvero di far fronte alle diverse realtà dei dipendenti che fanno parte degli studi e delle attività sia professionali che intellettuali.
Il Contratto sarà applicato nei confronti degli studi di professione con un ampliamento della categoria alle professioni intellettuali. Entrano nel novero degli strumenti più flessibili, contratti di “ultima generazione” come ad esempio il lavoro a termine, l'inserimento ed il lavoro a chiamata.
Con l'obiettivo di facilitare e abbattere le distanze fra le necessità delle regioni e le regolamentazioni di stage, tirocini e orari lavorativi, viene dato maggiore valore al secondo livello della contrattazione; viene data maggiore importanza anche alla bilateralità di Fondo Professioni, E Bi Pro e Ca di Prof.
Dopo la firma, tutte le parti che ne hanno preso parte, dovranno creare una sorta di team di esperti che continuino ad analizzare tutte le varie tipologie di collaborazione coordinate, e gli altri contratti che prevedono diversi fabbisogni rispetto al corrente mercato del lavoro, quale la riqualifica degli inoccupati e l'offerta formativa per apprendisti e dipendenti. A partire da questa analisi si andrà a delineare un profilo di riferimento per riconoscere ancora meglio un welfare contrattuale ed il giusto compenso ai professionisti del settore.
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Ordine: sai a cosa si fa riferimento?
L'ordine professionale è dunque un istituto riconosciuto dalla legge per certificare le competenze di determinati lavoratori.
Attraverso l'ordine, lo Stato garantisce ai suoi cittadini la professionalità e la competenza in vari ambiti delle pubbliche istituzioni, in quanto l'ordine ha il compito di aggiornare l'albo dei professionisti ed il codice deontologico di un determinato settore, posti sotto la vigilanza del Ministero della Giustizia.
Se vuoi entrare in profondità rispetto ad alcune tematiche relative ai contratti di lavoro, ti segnaliamo che abbiamo appena pubblicato un articolo sul contratto di lavoro a intermittenza.
Chi ne fa parte? Esiste uno specifico regime fiscale?
Un ordine denota una serie di professioni per accedere alle quali è necessario un titolo di studio pari o superiori alla laurea; oltre a questo titolo, occorre naturalmente superare un esame di abilitazione all'ordine.
Per le professione che richiedono un titolo di studio inferiore, si parla di collegio professionale.
Le sue funzioni
I compiti dell'ordine sono diversi, e si esprimono attraverso una forma di autogoverno che riguarda una serie di punti:
- la tenuta e revisione dell’Albo degli iscritti;
- La fattura diviene in tale circostanza un “titolo esecutivo” suscettibile di esazione anche coattiva.
Altre funzioni dell’ordine
Esistono altre funzioni negli ordini professionali, che possono variare a seconda dell’ordine professionale di cui si parla. Esse sono:
- Procedere alla formazione e annualmente alla revisione e pubblicazione dell’Albo;
- Stabilire un contributo, che generalmente è annuo, per sostenere le spese di funzionamento, amministrare le entrate, fare un bilancio e il conto consuntivo ogni anno in modo da aver chiara la situazione delle entrate e delle uscite in modo da poter sopperire alle spese;
- In caso fosse richiesto, si può dare un parere su controversie professionali e sulla liquidazione di onorari e spese sostenute;
- La capacità di rappresentare il proprio ordine che, in fondo, costituisce l’ordine stesso;
- L’obbligatoria formazione continua permanente per evitare che la propria professione diventi obsoleta.
Le tariffe per l'iscrizione
Ogni ordine, come già detto, individua una certa cifra per ogni prestazione e ogni iscritto ne deve tenere conto. Esse vanno da un massimo ad un minimo e molto spesso vengono approvate tramite un decreto ministeriale. È molto difficile che queste vengano contrattate tra il professionista e il proprio cliente/assistito.
Generalmente se le tariffe non sono obbligatorie, si fa riferimento alla tariffa minima.
Con il decreto Bersani, però, il tariffario è stato abolito, in quanto rischiava di essere dannoso per la libera concorrenza e il libero mercato, così facendo sia le tariffe minime che quelle massime sono divenute solamente orientative per chi è entrato a far parte di un ordine.
In conclusione si può affermare che la ragione di essere di un ordine professionale è duplice: da un lato tutelare gli iscritti, dall’altro tutelare la collettività attraverso la difesa della professionalità.
FAQ: Contratto per gli Studi Professionali
1. Cosa è un contratto per gli studi professionali?
Un contratto per gli studi professionali è un accordo legale tra un professionista (o uno studio professionale) e un cliente, che stabilisce i termini e le condizioni sotto cui verranno forniti i servizi professionali. Questo tipo di contratto copre vari aspetti cruciali come la natura del lavoro da svolgere, la durata dell'incarico, i compensi e le modalità di pagamento, le responsabilità delle parti, e le condizioni in caso di risoluzione anticipata o di contenzioso. Lo scopo principale è garantire che entrambe le parti abbiano una comprensione chiara dei loro diritti e doveri, minimizzando così il rischio di malintesi e conflitti.
2. Quali elementi dovrebbero essere inclusi in un contratto per gli studi professionali?
Un contratto per gli studi professionali dovrebbe includere almeno i seguenti elementi fondamentali:
- Parti del Contratto: Identificazione completa delle parti coinvolte, inclusi i dati di contatto.
- Descrizione dei Servizi: Un dettaglio preciso dei servizi da fornire, eventuali fasi o milestones, e gli obiettivi specifici del progetto.
- Durata e Tempistiche: Le date di inizio e di fine degli incarichi, comprese eventuali scadenze per le singole fasi del lavoro.
- Compensi e Modalità di Pagamento: La struttura di compensi per i servizi offerti, inclusi i prezzi, le tasse, e le modalità e tempi di pagamento.
- Diritti e Doveri: Le responsabilità specifiche di entrambe le parti, compresi gli obblighi del cliente, come la fornitura di informazioni o materiali necessari.
- Risoluzione del Contratto: Le condizioni sotto cui il contratto può essere terminato anticipatamente da una delle parti e le relative procedure.
- Risoluzione di Controversie: Le modalità per la risoluzione di eventuali controversie, che possono includere l'arbitrato o la mediazione.
- Clausole Varie: Qualsiasi altra clausola ritenuta necessaria, come la riservatezza, il trattamento dei dati personali (GDPR), e i diritti di proprietà intellettuale.
3. Come si determinano i compensi in un contratto per gli studi professionali?
I compensi in un contratto per gli studi professionali possono essere determinati in base a diversi modelli, a seconda della natura del lavoro, delle preferenze delle parti e delle prassi settoriali. Le modalità più comuni includono:
- A Tempo: Pagamento basato sul tempo impiegato per fornire il servizio, solitamente con una tariffa oraria o giornaliera.
- A Progetto: Un prezzo fisso concordato per l'intero progetto o per specifiche fasi del lavoro.
- A Rendimento: Compensi basati sui risultati ottenuti, come una percentuale sui ricavi o sui risparmi generati dal cliente grazie al lavoro svolto.
- Misto: Una combinazione dei metodi sopra, ad esempio un fisso più una componente variabile basata sui risultati.
4. Qual è l'importanza delle clausole di riservatezza in un contratto per gli studi professionali?
Le clausole di riservatezza sono essenziali in molti contratti per gli studi professionali, soprattutto quando il lavoro implica l'accesso a informazioni sensibili o confidenziali del cliente. Queste clausole proteggono le informazioni aziendali, i dati personali, e qualsiasi altro tipo di informazione che non dovrebbe essere divulgata a terzi. Assicurano che il professionista (o lo studio professionale) utilizzi le informazioni ricevute solo per gli scopi concordati e non le divulghi senza autorizzazione. Questo non solo tutela gli interessi commerciali del cliente ma rafforza anche la fiducia tra le parti.
5. Come si gestiscono le controversie in un contratto per gli studi professionali?
La gestione delle controversie in un contratto per gli studi professionali di solito prevede meccanismi specifici per cercare una soluzione amichevole prima di procedere con azioni legali. Questi possono includere:
- Negoziazione Diretta: Un primo tentativo di risolvere la disputa attraverso discussioni dirette tra le parti.
- Mediazione: L'intervento di un mediatore neutrale che aiuta le parti a trovare una soluzione concordata.
- Arbitrato: Un processo più formale in cui uno o più arbitri decidono sulla disputa, con un risultato vincolante per le parti.
- Azione Legale: Come ultima risorsa, le parti possono rivolgersi ai tribunali ordinari per risolvere la disputa.
Incorporare queste procedure nel contratto può aiutare a gestire e risolvere le controversie in modo più efficiente e meno conflittuale, preservando la relazione professionale.
Per una comprensione approfondita delle diverse modalità contrattuali impiegate nel mercato del lavoro italiano, ti invito a leggere questo articolo approfondito sulle modalità contrattuali per i chimici.