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Anche oggi Arealavoro vi presenta un approfondimento dedicato al mondo della retribuzione. La quattordicesima è riconosciuta al lavoratore una volta all'anno (nel periodo tra giugno, luglio e agosto. Per il giorno specifico dipende dall'azienda). Il calcolo della quattordicesima si basa sulla retribuzione mensile fissa qualora il contratto di lavoro duri da almeno 12 mesi.

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Si tratta infatti di uno stipendio extra la cui precisa regolamentazione dipende essenzialmente dai contratti collettivi nazionali. Tuttavia, tutti questi accordi concordati su alcune caratteristiche che qui vengono riportate.

La quattordicesima è uno degli istituti più attesi dai lavoratori dipendenti italiani, un vero e proprio "bonus estivo" che può rappresentare un'importante risorsa economica in più, spesso utilizzata per affrontare le spese delle vacanze, coprire necessità familiari o semplicemente mettere qualcosa da parte. Ma cosa si cela dietro questa gratifica? Come si calcola, chi ne ha diritto e quali sono i fattori che ne influenzano l'importo?

In questo articolo, analizzeremo in dettaglio come funziona il calcolo della quattordicesima, con esempi pratici e approfondimenti utili. Nonostante il concetto di quattordicesima sia largamente diffuso, molte persone hanno dubbi su come venga determinata, se sia soggetta a tassazione e quali differenze esistano tra i vari settori lavorativi. Inoltre, capiremo perché non tutti i lavoratori possono vantare questo "extra" e quali contratti ne prevedano l'erogazione.

Esploreremo anche le origini di questa particolare retribuzione aggiuntiva, che non deve essere confusa con altre mensilità come la tredicesima, e scopriremo in che modo la quattordicesima si inserisce all'interno della busta paga, tra voci retributive, contributi e trattenute.

Che tu sia un lavoratore curioso di comprendere meglio i tuoi diritti, un datore di lavoro intenzionato a garantire trasparenza ai propri dipendenti o semplicemente desideroso di approfondire il tema, questa guida ti fornirà tutti gli strumenti necessari per districarti nel mondo della quattordicesima. Facciamo chiarezza insieme, per rendere più semplice la comprensione di una componente fondamentale della retribuzione.

Per un'ulteriore analisi sull'argomento, ti suggerisco di leggere l'articolo "Stipendi PA".

A quanto ammonta l'importo in busta paga?

Il calcolo della quattordicesima, pur essendo relativamente semplice nel suo meccanismo di base, richiede attenzione e precisione per garantire che venga determinata correttamente. Analogamente alla tredicesima, si parte da una mensilità ordinaria, eliminando però tutte le componenti accessorie che non rientrano nella retribuzione di base. Tra queste, si possono citare indennità di vario tipo, buoni pasto, ticket e altri benefit che, pur essendo utili e talvolta significativi, non concorrono alla formazione della quattordicesima.

Come si calcola la quattordicesima: passo dopo passo

Il calcolo della quattordicesima si basa sulla retribuzione ordinaria percepita dal lavoratore, che viene rapportata ai mesi effettivi di lavoro svolti nel corso dell'anno. Questo significa che, per un lavoratore che ha un contratto attivo da almeno 12 mesi consecutivi, la quattordicesima corrisponderà all'intero importo di una mensilità ordinaria, sempre epurata delle voci extra. Diverso è il discorso per chi ha lavorato per un periodo inferiore all'anno: in questo caso, l'importo della quattordicesima sarà proporzionale ai mesi effettivamente lavorati.

La formula generalmente applicata per calcolare la quattordicesima è la seguente: Retribuzione mensile lorda / 12 x numero di mesi lavorati
Questo calcolo tiene conto del fatto che la quattordicesima viene maturata gradualmente, mese per mese, durante il periodo di lavoro.

La rilevanza delle assenze giustificate

Un elemento importante da considerare è il ruolo delle assenze giustificate del lavoratore. Malattie, infortuni o congedi che rientrano nelle previsioni del contratto di lavoro e della legge (come il congedo di maternità o paternità) generalmente non pregiudicano il diritto alla maturazione della quattordicesima. Tuttavia, le assenze non giustificate o prolungate potrebbero incidere negativamente sul calcolo, riducendo l’importo spettante. In ogni caso, è fondamentale verificare le specifiche previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicato, poiché le regole possono variare a seconda del settore.

Periodo di lavoro inferiore all’anno: come comportarsi?

Quando il periodo di lavoro è inferiore a 12 mesi, è necessario calcolare una media che tenga conto del tempo effettivamente lavorato. Ad esempio, se un dipendente ha lavorato per sei mesi, riceverà metà dell'importo di una mensilità ordinaria, proporzionalmente al tempo di occupazione. La precisione è cruciale in questo calcolo, poiché errori anche minimi possono generare incomprensioni o reclami da parte del lavoratore.

Aspetti fiscali e contributivi

Dal punto di vista fiscale e contributivo, la quattordicesima viene trattata esattamente come le altre mensilità retributive. Ciò significa che su di essa vengono applicati gli stessi contributi previdenziali e assistenziali, oltre alla tassazione IRPEF. Questo aspetto è particolarmente rilevante per i datori di lavoro, che devono garantire la corretta applicazione delle trattenute. È importante ricordare che, essendo un importo percepito in aggiunta allo stipendio ordinario, la quattordicesima può incidere sul calcolo dell’aliquota IRPEF, comportando talvolta un aumento della tassazione per il lavoratore.

Specificità del settore e CCNL

Non tutti i contratti collettivi prevedono la quattordicesima. Questo trattamento economico è tipico di determinati settori, come il commercio, il turismo e il terziario, ma potrebbe non essere previsto per altre categorie di lavoratori. È quindi fondamentale che sia i lavoratori sia i datori di lavoro verifichino con attenzione quanto previsto dal CCNL di riferimento, per evitare incomprensioni o errori nell’erogazione.

L'importanza di una gestione trasparente

Infine, per garantire un rapporto sereno e collaborativo tra lavoratore e datore di lavoro, è essenziale che la gestione della quattordicesima avvenga in modo chiaro e trasparente. Ogni lavoratore dovrebbe ricevere una comunicazione dettagliata che spieghi come è stato calcolato l’importo percepito, con particolare attenzione ai mesi maturati e alle eventuali trattenute fiscali o contributive applicate. Questo approccio, oltre a favorire la fiducia, aiuta a prevenire controversie o reclami legati a incomprensioni.

La quattordicesima, pur essendo un elemento di gratificazione economica, rappresenta anche un aspetto significativo della gestione delle risorse umane e della corretta applicazione delle normative contrattuali e fiscali.

Per ulteriori dettagli sulle buste paga, consulta i nostri articoli dedicati: INAIL e busta paga, Guida alla creazione di una busta paga e Detrazioni per figli a carico.

La maturazione e il calcolo della quattordicesima per i pensionati 

La quattordicesima per i pensionati è una misura introdotta dalla Legge 127 del 2007, pensata per offrire un sostegno economico aggiuntivo a coloro che rispettano determinati requisiti anagrafici e reddituali. Negli anni, il sistema di erogazione è stato aggiornato e regolato da successive circolari dell'INPS, che ne hanno chiarito i criteri applicativi e gli importi, rendendo il tema complesso ma di grande interesse per molti pensionati.

Chi ha diritto alla quattordicesima?

La quattordicesima viene erogata a pensionati di età pari o superiore a 64 anni, che siano titolari di trattamenti pensionistici specifici. Questi includono:

  • Pensioni di vecchiaia, invalidità e superstiti erogate dall'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO);
  • Pensioni delle gestioni speciali per lavoratori autonomi, come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
  • Pensioni del clero e assegni ordinari di invalidità.

Requisiti reddituali

Oltre al requisito anagrafico, è fondamentale soddisfare un criterio reddituale. Il reddito complessivo del pensionato non deve superare 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti. Per il 2024, tale limite si traduce in un reddito massimo di circa 13.659 euro lordi annui. È importante precisare che alcuni redditi sono esclusi dal calcolo, come l’indennità di accompagnamento, i trattamenti di fine rapporto (TFR) e il reddito derivante dalla casa di abitazione.

Importo della quattordicesima e anzianità contributiva

L’importo della quattordicesima dipende dall’anzianità contributiva del pensionato, con valori crescenti all’aumentare dei contributi versati:

  • Fino a 15 anni di contribuzione (o 18 anni per gli autonomi): circa 436 euro;
  • Tra 15 e 25 anni di contribuzione (o tra 18 e 28 anni per gli autonomi): circa 546 euro;
  • Oltre 25 anni di contribuzione (o oltre 28 anni per gli autonomi): circa 655 euro.

Questi importi possono subire lievi variazioni in base agli aggiornamenti annuali dell’INPS.

Modalità di erogazione e verifiche

La quattordicesima viene generalmente erogata nel mese di luglio, insieme alla pensione mensile ordinaria. Per coloro che raggiungono i 64 anni dopo luglio, il pagamento viene posticipato al mese successivo al compimento dell'età prevista. È importante sottolineare che l’erogazione avviene d’ufficio, senza che il pensionato debba presentare domanda, a patto che l’INPS disponga già di tutti i dati reddituali e contributivi aggiornati.

Tuttavia, negli ultimi anni si è verificata una crescente attenzione al rispetto dei requisiti, con controlli successivi all’erogazione. In caso di discrepanze tra il reddito dichiarato e quello effettivo, l’INPS potrebbe richiedere la restituzione della somma versata in eccesso. Questa misura ha suscitato polemiche, soprattutto per la difficoltà di molti pensionati nel gestire tali richieste.

Redditi esclusi dal calcolo

Alcuni redditi non vengono considerati nel calcolo dei limiti reddituali per l’accesso alla quattordicesima. Tra questi, oltre all’indennità di accompagnamento e al reddito della casa di abitazione, rientrano anche:

  • Pensioni di guerra;
  • Indennità per ciechi parziali e sordi prelinguali;
  • Redditi da capitali o risarcimenti una tantum.

Novità recenti

L’INPS ha recentemente aggiornato i criteri di calcolo e i parametri relativi al reddito massimo, con l’obiettivo di allineare la quattordicesima alle attuali condizioni economiche. Questo aggiornamento ha incluso una revisione dei limiti di reddito per tenere conto dell’aumento del costo della vita, confermando l’impegno verso un sistema pensionistico più equo e inclusivo.

La quattordicesima rappresenta un importante sostegno per molti pensionati, ma è fondamentale essere ben informati sui requisiti e sulle modalità di erogazione per evitare problemi o incomprensioni.

La crisi della mensilità extra e dell'assegno sociale

Purtroppo anche in questo campo si sentono e si ascoltano storie di lavoratori che non percepiscono questa mensilità extra nei tempi dovuti o non la percepiscono proprio. Nonostante sia in essere un contratto, infatti, i dipendenti sono costretti ad aspettare mesi per ricevere questa somma aggiuntiva (stesso discorso vale anche per la tredicesima) o di non riceverla affatto a causa della crisi economica dei datori di lavoro che non gli permette di pagare questi stipendi ai propri dipendenti. Questo aspetto va a incastrarsi nel discorso più generale del ritardo nel pagamento degli stipendi: succede che comunque i dipendenti siano pagati ma non si sa quando e questo provoca una situazione non positiva per il lavoratore, che tuttavia ha delle scadenze da dover rispettare, come il mutuo, le bollette o le spese di mantenimento dei figli.

Ormai infatti sempre più aziende si ritrovano con poca liquidità in cassa e annunciano ai lavoratori che i salari saranno versati in ritardo. Nei casi più gravi invece si arriva al non riconoscimento della mensilità extra, il che fa scoppiare polemiche e scioperi da parte del personale. Un esempio recente è testimoniato dalla Securpol Security che ha indetto uno sciopero generale per la mancanza del pagamento di tre salari, compresa il fatidico calcolo della quattordicesima. Chiaro che situazioni di questo tipo portano solo malcontento e ansia tra i lavoratori, non sicuri neanche quando hanno un contratto  firmato. 

Confronto Internazionale

La quattordicesima mensilità in Italia, una pratica che prevede un pagamento extra annuale ai lavoratori, si inserisce in un panorama internazionale variegato riguardo ai sistemi di retribuzione. Paesi come la Spagna e la Grecia prevedono anch'essi una tredicesima e, talvolta, una quattordicesima mensilità, simili a quella italiana. Al contrario, in paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito, non esistono leggi che obbligano i datori di lavoro a erogare un simile bonus, ma è spesso prassi comune offrire bonus annuali basati sulle prestazioni individuali. Questo confronto internazionale evidenzia come l'Italia adotti un approccio più strutturato e garantista per quanto riguarda i benefici extra salariali, posizionandosi in un contesto europeo dove il supporto al reddito dei lavoratori è più enfatizzato.

Analisi Legale e Diritto del Lavoro

Calcolo della Quattordicesima

La quattordicesima in Italia è regolata da una serie di leggi e contratti collettivi che ne stabiliscono i criteri di erogazione. La normativa italiana, in particolare, tutela questo diritto, inserendolo all'interno di un quadro più ampio di garanzie per i lavoratori. In caso di mancato rispetto di queste normative, le aziende possono incorrere in sanzioni che variano da multe economiche a conseguenze legali più gravi. Questo quadro legale si inserisce nel più ampio contesto del diritto del lavoro italiano, che mira a bilanciare le esigenze delle aziende con la protezione dei diritti dei lavoratori, assicurando un equilibrio tra le parti.

Ruolo delle Organizzazioni Sindacali

In Italia, le organizzazioni sindacali giocano un ruolo cruciale nella negoziazione e nella tutela della quattordicesima. Questi enti rappresentano i lavoratori non solo nelle trattative per l'istituzione e la manutenzione dei contratti collettivi, che spesso includono la quattordicesima, ma anche nell'assistere i lavoratori in caso di controversie legate a tale pagamento. Il loro intervento si rivela fondamentale per garantire che i diritti previsti dal contratto siano rispettati e per fornire supporto legale e consulenza ai lavoratori che si trovino in situazioni di conflitto con il datore di lavoro riguardo alla quattordicesima. Questo sottolinea l'importanza delle organizzazioni sindacali nel sistema lavorativo italiano, agendo come custodi dei diritti dei lavoratori e come mediatori nei rapporti lavorativi.

Clicca qui per un approfondimento sull'argomento busta paga

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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