Logo AreaLavoro

Si definisce disoccupazione, la condizione in cui si trovi un soggetto in età di lavoro che non sia una forza attiva nel mondo del lavoro. L'indennità di disoccupazione è un'indennità che spetta ai lavoratori assicurati (almeno da due anni o che abbiano versato almeno 52 contributi settimanali nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro) contro la disoccupazione involontaria, che siano stati licenziati; oggi non spetta più a coloro che si dimettono volontariamente (fanno eccezione le lavoratrici in maternità).

Menu di navigazione dell'articolo

Che cosa è l'indennità ordinaria di disoccupazione con requisiti ridotti

L'indennità ordinaria di disoccupazione con requisiti ridotti invece è riconosciuta ai lavoratori che non possono far valere 52 contributi settimanali negli ultimi due anni e hanno lavorato per almeno 78 giornate nell'anno precedente (esclusi coloro che si dimettono volontariamente, a meno che non si tratti di dimissioni per giusta causa).

La disoccupazione con requisiti ridotti quindi si applica in caso di licenziamento (fanno eccezione le lavoratrici in maternità).

Per saperne di più, ti suggeriamo di consultare il nostro articolo sulla lettera di dimissioni per la colf.

Importo dell'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti

L’importo dell’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti è pari a:

  • I primi 120 giorni, l'indennità giornaliera non può superare il 35% della retribuzione media giornaliera,
  • Oltre il 120 giorno, tale percentuale sale al 40%
  • L’ammontare dell’indennità di disoccupazione non potrà superare il massimale mensile fissato ogni anno dall’INPS.

Come si riscuote l'indennità

L'indennità ordinaria di disoccupazione con requisiti ridotti può essere riscossa:

  • con bonifico bancario o postale. In tal caso nella domanda devono apparire anche i dati dell’istituto creditizio presso il quale si intende riscuotere la prestazione, il codice IBAN e il numero di conto corrente.
  • presso gli sportelli di tutti gli uffici postali in Italia
  • per un periodo equivalente alle giornate realmente lavorate nell'anno passato, e per un periodo non superiore a 180 giornate.

Come presentare la domanda

La domanda per l'indennità ordinaria di disoccupazione con requisiti ridotti va presentata all'Inps entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di disoccupazione. Il moduli sono disponibili presso gli uffici dell’Inps e nella sezione “Moduli” del sito internet.

Disoccupazione e requisiti ridotti: quali sono i lavoratori sospesi che ne hanno diritto?

L’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti spetta anche ai lavoratori che sono stati sospesi. Quest’ultimi hanno diritto alla disoccupazione qualora l’impresa si trovi in una temporanea difficoltà, non causata dalla dirigenza o dai dipendenti. Lo Stato fa cosi in modo che l’azienda non debba sostenere i costi di manodopera non utilizzata nel momento di crisi. Ovviamente per far accedere alla cassa integrazione le parti: azienda, lavoratori e enti territoriali devono aver raggiunto un accordo.

La richiesta dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori sospesi deve essere presentata dal datore di lavoro ai Centri per l’impiego ed alla sede INPS del territorio, a cui è allegata la lista dei nominativi dei lavoratori sospesi.

L'indennità di disoccupazione per i lavoratori sospesi è riconosciuta ai lavoratori che non possono far valere 52 contributi settimanali negli ultimi due anni e hanno lavorato per almeno 78 giornate nell'anno precedente (esclusi coloro che si dimettono volontariamente, a meno che non si tratti di dimissioni per giusta causa) o coloro che risultano assicurati da almeno 2 anni e possano far valere almeno 1 contributo settimanale prima del biennio precedente la domanda.

L'indennità di disoccupazione per i lavoratori sospesi può essere corrisposta nel limite di 90 giorni e l’ammontare è pari al 35% della retribuzione dell’anno precedente, suddiviso per il numero di giornate effettive di lavoro.

Come presentare le richiesta per l'indennità di disoccupazione

La domanda per l'indennità di disoccupazione dei lavoratori sospesi va presentata all'Inps entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di disoccupazione. Il moduli sono disponibili presso gli uffici dell’Inps e nella sezione “Moduli” del sito internet.

Il ricorso può essere presentato, in carta semplice al Comitato Provinciale dell'Inps, entro 90 giorni dalla data di ricezione della lettera con la quale si comunica il rifiuto.

Se sei stanco di essere disoccupato allora ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento su come scrivere un curriculum vitae.

L'indennità di disoccupazione ordinaria è una forma di tutela per il lavoratore, che spetta a quest’ultimo in caso di rescissione del contratto di lavoro per: scadenza del termine del contratto, licenziamento, dimissioni (solo alcuni casi). Una volta dimostrato di avere i requisiti per l’indennità di disoccupazione il lavoratore ha il diritto di ricevere un sostegno economico, secondo quanto previsto dal codice che tutela i lavoratori e che fa parte di quella branca del diritto nota come Diritto del Lavoro.

Se desideri avere una panoramica completa sulle tue tutele lavorative, informarti sul lavoro svolto dall'ispettorato del lavoro.

Disoccupazione e requisiti ridotti: verificare i requisiti e procedere alla domanda

Disoccupazione e requisiti ridotti

Il lavoratore che intende richiedere l’indennità di disoccupazione deve seguire una procedura ben precisa, avendo cura di rispettare i tempi e di soddisfare i requisiti previsti dalla normativa vigente. La domanda per accedere a questo sostegno economico deve essere presentata all'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) entro un termine massimo di 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Tale scadenza è tassativa, motivo per cui è importante non tardare nella compilazione e nell’invio della richiesta.

Per avviare la procedura, il lavoratore deve rivolgersi al Centro per l’Impiego della propria circoscrizione territoriale. Questi centri rappresentano il punto di riferimento per gestire la domanda e attivare i servizi necessari al reinserimento lavorativo. Infatti, oltre a fungere da tramite per la richiesta dell’indennità, i Centri per l’Impiego offrono orientamento professionale e opportunità formative, con l’obiettivo di aiutare i disoccupati a rientrare nel mondo del lavoro.

Requisiti per presentare la domanda

Non tutti i lavoratori possono beneficiare dell’indennità di disoccupazione. È necessario soddisfare due requisiti principali, che attestano la regolarità contributiva e l’assicurazione per la disoccupazione:

  1. Assicurazione per la disoccupazione involontaria da almeno due anni: Questo significa che il lavoratore deve essere stato iscritto all'assicurazione sociale obbligatoria per almeno 24 mesi, ovvero due anni, prima della cessazione del rapporto di lavoro.

  2. Contributi lavorativi per almeno 52 settimane nei due anni precedenti: Il richiedente deve aver accumulato almeno un anno di contribuzione effettiva (52 settimane lavorative) negli ultimi 24 mesi antecedenti la data del licenziamento. Questi contributi devono essere stati versati regolarmente dal datore di lavoro e riportati correttamente nella posizione assicurativa del lavoratore presso l’INPS.

Tali requisiti hanno lo scopo di garantire che l’indennità venga erogata a coloro che, avendo lavorato regolarmente, si trovano improvvisamente privi di reddito per cause non dipendenti dalla loro volontà, come licenziamenti per crisi aziendali, chiusure o ristrutturazioni.

Durata e importo dell’indennità

Una volta accolta la domanda, l’INPS provvede a calcolare e ad erogare l’indennità di disoccupazione. Questa viene riconosciuta per un periodo massimo di 180 giorni (pari a circa 6 mesi). Durante questo lasso di tempo, il beneficiario riceve un importo proporzionato alla retribuzione percepita negli ultimi mesi di lavoro, tenendo conto dei limiti stabiliti annualmente dall’istituto previdenziale.

Come funziona l’erogazione

L’indennità viene accreditata mensilmente sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente al momento della domanda. È fondamentale che i dati forniti siano corretti e aggiornati per evitare ritardi nei pagamenti. Il lavoratore riceverà una somma che inizialmente corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile degli ultimi quattro anni, fino a un tetto massimo stabilito annualmente dalla normativa.

Obblighi del beneficiario

L’ottenimento dell’indennità di disoccupazione comporta anche alcuni obblighi da parte del beneficiario. In particolare:

  • Adesione ai programmi di reinserimento lavorativo: Il lavoratore deve partecipare alle attività formative, ai colloqui e agli incontri organizzati dal Centro per l’Impiego.
  • Disponibilità immediata al lavoro: È necessario rendersi disponibili per eventuali offerte lavorative compatibili con le proprie competenze.
  • Comunicazione di variazioni occupazionali: Se il beneficiario trova un nuovo impiego o inizia un’attività autonoma, deve informare tempestivamente l’INPS per evitare indebiti pagamenti dell’indennità.

Documentazione necessaria

Per presentare la domanda, è indispensabile allegare alcuni documenti, tra cui:

  • Carta d’identità e codice fiscale.
  • Lettera di licenziamento o documentazione che attesti la cessazione del rapporto di lavoro.
  • Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID), che si compila presso il Centro per l’Impiego.
  • Coordinate bancarie o postali per l’accredito dell’indennità.

Importanza della consulenza

Data la complessità della procedura e la necessità di rispettare rigorosamente i termini, è consigliabile rivolgersi a un consulente del lavoro o a un patronato per ricevere supporto nella compilazione della domanda e nella verifica dei requisiti. Questi professionisti possono fornire un’assistenza qualificata, evitando che errori formali o documentali compromettano l’accesso al beneficio.

INPS e indennità di disoccupazione

A partire dal 1° aprile 2005 e fino al 31 dicembre 2006, l’INPS ha introdotto modifiche significative alle modalità di erogazione dell’indennità di disoccupazione, apportando migliorie e differenziazioni basate sull’età anagrafica del lavoratore. Queste disposizioni hanno avuto un impatto diretto sulla durata del beneficio e sull’importo percepito dai disoccupati, cercando di offrire un supporto economico più adeguato alle diverse necessità delle fasce d’età coinvolte.

Durata dell’indennità in base all’età

La normativa stabiliva che il periodo massimo di fruizione dell’indennità fosse incrementato rispetto al passato, articolandosi come segue:

  • Per i lavoratori con meno di 50 anni: L’indennità poteva essere percepita per un periodo massimo di sette mesi.
  • Per i lavoratori con più di 50 anni: La durata del beneficio era estesa a dieci mesi, riconoscendo le maggiori difficoltà di reinserimento lavorativo per questa fascia di età.

Questa differenziazione è stata introdotta con l’obiettivo di garantire un sostegno economico più prolungato ai lavoratori over 50, spesso penalizzati da un mercato del lavoro meno ricettivo verso la loro esperienza.

Calcolo dell’indennità: importo e limiti

L’importo dell’indennità di disoccupazione era calcolato come percentuale della retribuzione media percepita dal lavoratore nei tre mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro. Nello specifico, l’indennità corrispondeva al 40% della retribuzione media mensile, con alcuni limiti massimi fissati per evitare eccessive disparità tra i beneficiari:

  • Nel 2005, l’importo mensile lordo dell’indennità non poteva superare i € 819,62.
  • Per i disoccupati che percepivano una retribuzione mensile lorda superiore a € 1.773,19, il limite massimo dell’indennità era innalzato a € 985,10.

Questi tetti massimi erano stati pensati per bilanciare il supporto economico offerto ai lavoratori disoccupati, mantenendo comunque un controllo sulla spesa pubblica destinata a tali sussidi.

Percentuali erogate in base alla durata

Un aspetto cruciale delle disposizioni riguardava la variazione progressiva delle percentuali erogate nel corso dei mesi in cui veniva percepita l’indennità. Questo meccanismo aveva lo scopo di incentivare i beneficiari a trovare un nuovo impiego il prima possibile, riducendo gradualmente l’importo del sostegno economico:

  • Per i lavoratori sotto i 50 anni:

    • Nei primi sei mesi di fruizione, l’indennità era pari al 50% della retribuzione media percepita.
    • Nel settimo mese, la percentuale scendeva al 30%.
  • Per i lavoratori con più di 50 anni:

    • Nei primi sei mesi, veniva riconosciuto il 50% della retribuzione media.
    • Nei mesi settimo, ottavo e nono, la percentuale scendeva al 40%.
    • Nel decimo e ultimo mese, la percentuale era ulteriormente ridotta al 30%.

Razionalità della normativa

Queste disposizioni riflettevano una visione bilanciata tra sostegno al reddito e incentivazione alla ricerca attiva di lavoro. La graduale riduzione delle percentuali, specialmente per i lavoratori più giovani, mirava a evitare fenomeni di dipendenza economica dal sussidio e a spingere i beneficiari a reintegrarsi nel mercato del lavoro in tempi rapidi.

Allo stesso tempo, per gli over 50, la normativa riconosceva che il reinserimento lavorativo poteva richiedere tempi più lunghi, offrendo una maggiore stabilità economica con percentuali di indennità più elevate per un periodo prolungato.

Criticità e potenzialità

Sebbene queste misure abbiano rappresentato un passo in avanti nella tutela dei disoccupati, non mancarono alcune critiche. I limiti massimi dell’importo erogato, pur essendo giustificati dalla necessità di contenere la spesa pubblica, potevano risultare penalizzanti per i lavoratori con redditi medio-alti, riducendo significativamente il supporto rispetto al tenore di vita precedente.

D’altro canto, le disposizioni introdotte nel 2005-2006 hanno avuto il merito di avviare una politica più mirata, in grado di differenziare le modalità di intervento in base alle esigenze specifiche delle diverse fasce di età. Questo approccio rappresenta un esempio di come la normativa previdenziale possa essere utilizzata per affrontare le sfide del mercato del lavoro in modo più equo e flessibile.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

Segnalaci un errore, un refuso o un suggerimento per migliorare l'articolo